Dall’entrata in vigore del D.Lgs. 152/06 le Autorizzazioni alle Emissioni in Atmosfera hanno una durata di 15 anni, oltre la quale devono essere rinnovate dall’autorità competente.
Le autorizzazioni alle emissioni rilasciate precedentemente all’entrata in vigore di tale D.Lgs. devono essere rinnovate secondo il “Calendario rinnovi autorizzazioni alle emissioni in atmosfera” approvato dalla Giunta Provinciale.
Si ricorda pertanto che la domanda di rinnovo dell’Autorizzazione per la Provincia di Bergamo dovrà pertanto essere presentata entro i seguenti termini:
• Per le domande rilasciate dal 01/01/1989 al 31/12/1995: entro il 31/12/2012;
• Per le domande rilasciate dal 01/01/1996 al 31/12/1999: entro il 31/12/2013;
• Per le domande rilasciate dal 01/01/2000 al 31/12/2002: entro il 31/12/2014;
• Per le domande rilasciate dal 01/01/2003 al 29/04/2006: entro il 31/12/2015;
Ove non definito dalla Giunta Provinciale, restano valide le scadenze previste dal Decreto.
Si rammenta che la mancata presentazione della domanda comporta la decadenza dell’autorizzazione precedente.
Con l’entrata in vigore DPR 59/2013 è stata istituita l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), che racchiude la gran parte di autorizzazioni di natura ambientale necessarie per l’esercizio e l’operatività delle piccole e medie imprese e di quelle non soggette alla disciplina dell’autorizzazione integrata ambientale (la cui disciplina è contenuta nella Parte Seconda, Sezione III bis del Codice dell’Ambiente, D.Lgs. 152/2006).
Il decreto prevede che i gestori degli impianti che intendono o devono richiedere il rilascio, la modifica sostanziale o il rinnovo dei titoli abilitativi in materia ambientale di cui all’articolo 3 del DPR 59/13 devono presentare la domanda di Autorizzazione Unica Ambientale.
I titoli abilitativi in materia ambientale rientranti nell’AUA, di seguito elencati sono:
1. autorizzazione agli scarichi di cui al Capo II del Titolo IV della Sezione II della Parte terza del DLgs 152/06;
2. comunicazione preventiva di cui all’art. 112 del DLgs 152/06, per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;
3. autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’art. 269 del DLgs 152/06 (autorizzazione con procedure ordinarie);
4. autorizzazione generale alle emissioni i atmosfera di cui all’art. 272 del DLgs 152/06;
5. comunicazione o nulla osta di cui all’art. 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 in materia di impatto acustico;
6. autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n.99;
7. comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli artt. 215 e 216 del DLgs 152/06.
L’autorità competente alla formazione dell’AUA è la Provincia, mentre lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), individuato come l’unico punto di accesso per il richiedente, è l’organo che riceve l’istanza e che rilascia il provvedimento in 90 giorni ovvero in 120 giorni ove previsto.
La domanda di A.U.A. deve essere presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive, così come indicato all’art. 4 del DPR 59/2013.
La richiesta di rilascio, modifica sostanziale o rinnovo di solo uno dei sette titoli abilitativi di cui all’articolo 3 del decreto, fa scattare la procedura AUA.
È fatta comunque salva la facoltà dei gestori degli impianti di non avvalersi dell’autorizzazione unica ambientale nel caso in cui si tratti di attività soggette solo a comunicazione, ovvero solo ad autorizzazione di carattere generale in atmosfera, ferma restando la presentazione della comunicazione o dell’istanza per il tramite del SUAP.
E’ facoltà delle aziende richiedere l’unificazione dei procedimenti autorizzativi in essere, presentando apposita domanda per l’ottenimento dell’A.U.A. al S.U.A.P. competente per territorio, previa richiesta di archiviazione alle amministrazioni competenti delle singole istanze già presentate. Tale opportunità consente di poter estendere a 15 anni la durata di autorizzazioni che ad oggi hanno durate nettamente inferiori (es. rifiuti, scarichi, ecc.), con conseguente semplificazione burocratica e amministrativa e riduzione dei costi.