D.LGS. N. 231/2001 – RESPONSABILITÀ DEGLI ENTI
In caso di indagini penali da parte della Procura della Repubblica per determinate tipologie di reati, oltre al normale avvio di un procedimento a carico delle persone fisiche eventualmente coinvolte (Legale rappresentante, Consiglieri di Amministrazione, Soci, Direttori di Stabilimento, etc.) la Procura della Repubblica competente si attiva anche per indagare anche la Società/Ente che hanno determinato l’evento.
Tale azione penale è basata sulle norme del D. Lgs. n. 231/2001; i reati previsti sono indicati negli artt. 24 e seguenti.
La Società/Ente non risponde se prova che:
- L’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi
- Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell’Ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo
I modelli di organizzazione gestionale (MOG) devono rispondere alle seguenti esigenze:
- Individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati
- Prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente in relazione ai reati da prevenire
- Individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati
- Prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli
- Introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello
L’Azienda deve adottare prima dell’evento/reato (onde evitare proprie responsabilità) i modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi e deve essere creato un organismo di vigilanza collegiale, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, sul funzionamento e l’osservanza dei modelli, in grado di curarne l’aggiornamento.
Tale responsabilità può comportare sanzioni pecuniarie ed interdittive:
- Pecuniarie: possono essere estremamente onerose; per esempio, in caso di infortunio mortale l’Azienda rischia di pagare una sanzione che va da euro 258.000,00 a euro 1.549.000,00
- Interdittive: da tre mesi ad un anno e possono essere:
- Interdizione dall’esercizio dell’attività
- Sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito
- Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio
- Esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi
- Divieto di pubblicizzare beni o servizi
L’Azienda, in definitiva, può vedersi interdetto o sospeso l’esercizio della propria attività con ingenti danni.
COLLEGAMENTI UTILI
Se interessati, potrete contattarci per essere coadiuvati, unitamente ai Vostri tecnici e professionisti di riferimento, per uno studio ed analisi di tutti gli adempimenti necessari per essere adeguati alle richieste normative del D.Lgs. n. 231/2001.
Verrà predisposto, dopo il primo incontro in Azienda (in cui si individueranno le tipologie di reato presupposto ex 231 da approfondire ai fini della redazione dei MOG), il preventivo sia per la redazione dei MOG che per la costituzione ed il funzionamento dell’organismo di vigilanza.